Step #28 - La Sintesi Finale

 Il Metro Campione


Il metro campione è uno degli oggetti fondamentali della Fisica, poiché con questo strumento si è giunti alla definizione del metro come unità di lunghezza. Nel tempo la definizione di metro è cambiata, grazie a nuove teorie e scoperte scientifiche. La sua definizione iniziale era la quaranta milionesima parte del meridiano terrestre.

Il metro campione è una sbarra (step #03) in platino e iridio, la cui sezione trasversale è a forma di X. È stato ideato tramite le ricerche e gli studi sui meridiani terrestri, in particolare quello che passa da Parigi. Questi studi furono effettuati da diversi scienziati e studiosi (fra cui Pierre Méchain e Jean-Baptiste Delambre) a partire dalla Rivoluzione francese. Per la creazione della sbarra bisogna anche ricordare la ditta Johnson Matthey, che produsse i vari campioni, fra cui il celebre n°27 conservato a Sèvres.



Tra i numeri significativi per il metro in questione, non può mancare il 1889, data in cui fu fusa la sbarra, e 90-10 (%) che rappresentano la proporzione tra i due materiali che lo compongono. Il metro campione ha un legame anche con la chimica. infatti, solo con una particolare composizione di metalli e una speciale conservazione a 0°C si può evitare che il metallo subisca la dilatazione termica e perda la sua funzione.

Su questo argomento è possibile trovare numerosi saggi e articoli di giornale, prevalentemente di uso scientifico. Per questo, si è anche ricercato nei libri la parola “metro” ottenendo risultati molto chiari, da cui si è disegnato un grafico (Ngram View).

A seguito della creazione del metro campione, ha avuto sviluppo la metrologia o scienza della misura, la disciplina che si occupa di definire le procedure per eseguire corrette misurazioni. Il principio fisico di riferimento è la grandezza, la proprietà di un fenomeno, corpo o sostanza, espressa quantitativamente mediante un numero e un riferimento. Dalla definizione sono stati creati molti strumenti concettuali, fondamentali per lo sviluppo della fisica, come l’analisi dimensionale, che è la scomposizione in grandezze fondamentali, all’interno delle formule che ne stabiliscono le relazioni. In riferimento a ciò si è creato un albero tassonomico.

In base a quanto già detto, si è anche fatto un abbecedario riguardante lo strumento del metro campione.

In ambito applicativo, sono varie le normative che riguardano le unità di misura e in particolare il metro  (ISO ENV 13005 “Guida ISO all’espressione dell’incertezza nelle misure” e la norma “UNI 4546 - Misure e misurazioni: Termini e definizioni fondamentali”).

Il metro campione, in quanto oggetto di importanza storica, non è coperto da brevetto, tuttavia esiste un brevetto legato al metro a nastro, oggetto inventato da Farrand tra il 1922 e il 1926. Da allora, sono molte le aziende produttrici di metri a nastro, tra cui si ricorda la StanleyHand Tools.

Al giorno d’oggi, quando si nomina il metro, la prima immagine che ci viene  in mente è un righello, che ovviamente tutti impariamo ad usare sin da piccolissimi. Appare quasi ironico che nella nostra cultura non sia il metro campione a rappresentare il metro, ma un semplice righello.

Nella mitologia e cultura indiana esiste un dio legato al metro, Vishvakarman. Secondo il mito egli ha creato tutto dal nulla, anche sé stesso, per questo motivo è il protettore degli ingegneri e degli architetti. Inoltre, viene sempre rappresentato con un righello in mano.

Non manca anche una ricerca “artistica” del metro, infatti abbiamo visto come esso è presente nel mondo del cinema, artisticamente legato ad una visione romantica della vita, oltre che essere parte del tempo in cui viviamo, quello del distanziamento sociale legato al Covid-19. È possibile ritrovare il metro anche nella pubblicità, prendendo per riferimento la Stanley Hand Tools. Se pensiamo al passato, anche la sartoria presenta altri esempi validi. Nei francobolli, da sempre oggetti di collezione per le varie edizioni e pezzi unici, spiccano quelle sul metro, disegnati in onore di anniversari legati al metro campione e le conseguenti conquiste tecnico-scientifiche. Infine, nel mondo del fumetto ci si imbatte molte volte nel metro, soprattutto quello di un sarto.

Per concludere, dietro ad un oggetto così banale come può essere una sbarra di metallo, abbiamo scoperto molto, anzi un “tutto”. Sarebbe possibile riscrivere la storia della fisica e dell’uomo senza questo semplice strumento? Ovviamente no! Questo ci fa riflettere su come la storia non sia stata fatta solo da uomini ed eventi, ma anche da oggetti, strumenti, cose.

Se questo articolo vi ha interessato, vi consiglio il mio post riguardante i miei oggetti, in cui racconto, attraverso le cose e gli oggetti, la mia identità e i miei sogni.

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